A causa di
questa finanziaria che – purtroppo – ci riguarda tutti. Si sono scatenate lamentele di ogni tipo a da chicchessia. Per
esempio da parte delle Regioni che hanno dimenticato di essere una casta che ci
costa un miliardo di euro l’anno. Attaccano lo Stato centrale sui tagli ai fondi,
ma fra indennità fuori controllo, pensioni anticipate e consulenze inutili sono
una macchina che produce sprechi. Eccovi alcuni dati:
il numero
totale dei consiglieri regionali (comprese le province autonome di Trento e
Bolzano) è 1.183, più dei parlamentari europei e nazionali che in tutto sono
1.032.
I dipendenti
della sola Regione Sicilia sono 19 mila. Un esercito che costa in media 43 mila
euro l’anno. Se non bastasse questo dato, va anche detto che la Sicilia è la
Regione che ha il record di consiglieri: novanta.
L’ammontare
netto mensile che riscuotono i consiglieri regionali italiani è di ottomila e
281 euro. Il Molise è la Regione che li paga meglio, ad ognuno dei suoi eletti
dà una indennità di diecimila euro al mese.
Nel Regione
Lazio 71 consiglieri, venti commissioni, 17 gruppi consiliari (otto dei quali composti da un solo eletto) nel 2010 sono costati 131 milioni e 406
mila euro.
In un intero
anno il consiglio Regionale dell’Emilia Romagna si è riunito in seduta 23
(ventitre) volte. Solo la Calabria ha fatto peggio con 20 sedute. Non sembra
possa affermarsi che questa gente si ammazzi di lavoro.
192 mila euro
è la cifra sostenuta dalla Regione Campania per un “team di animatrici di pari
opportunità”. Il Veneto ne ha spesi 75 mila per uno studio sul “Turismo
congressuale”.
Vi siete già
“disturbati” abbastanza o continuo? Fermiamoci qui. Ho troppo rispetto per la
vostra salute .
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