giovedì 22 settembre 2011

A PROPOSITO DI CARCERI




Ognuno di noi sa che le case di pena di questa nazione sono superaffollate e l’esistenza all’interno di esse è talmente precaria che di recente un tribunale ha addirittura condannato il Ministero della Giustizia a risarcire un ex detenuto per averlo fatto vivere in condizioni quasi impossibili. Nel nostro Paese la capienza degli istituti di pena è di 45.647 posti, mentre i detenuti sono  67.104 di cui 27.808 in attesa di giudizio.

Ciò premesso vi metto a conoscenza di una delle tante storie emblematiche italiane.

Nel 1978 fu presentato un ottimo progetto per la costruzione di un carcere nel territorio di Gela (Caltanissetta) . I lavori – assolti tutti gli oneri burocratici – iniziarono nel 1982 e finirono nel 1986 con una spesa di poco meno di 13 miliardi di vecchie lire.

Questo Istituto fu inaugurato tre volte, la prima il 26 novembre 2007 in pompa magna dall’allora ministro della Giustizia Clemente Mastella. Come a volte vi faccio notare, mi direte: “Vabbe’ e allora? Meno male, un carcere in più”. Ma no, questa casa circondariale con 48 celle pulite, arredate, ognuna con un bagno privato e tutte le tecnologie del caso (poiché negli anni questo penitenziario è stato sempre…aggiornato), ancora non funziona, nell’edificio non c’è e non c’è mai stato neanche un detenuto; in compenso però ci lavorano – regolarmente stipendiate – dieci guardie penitenziarie le quali puntualmente ogni sera accendono le luci del carcere per spegnerle, altrettanto regolarmente, il mattino successivo.

Ma mi corre l’obbligo anche di informarvi che ci sono in Italia ben duemila posti costruiti o ristrutturati con il “Piano carceri” e tuttora rimasti inutilizzati: il nuovo padiglione di Cuneo che potrebbe contenere comodamente 400 detenuti ma è vuoto. Quello del carcere di Velletri (Roma) per 200 reclusi, anch’esso vuoto. Il nuovo carcere di Rieti occupato per meno della metà della sua capienza. L’ala appena realizzata nel penitenziario di Nuoro, anch’essa non utilizzata così come è vuota la nuova ala del carcere di Avellino capace di 230 posti. Anche i reparti nuovi di Enna e Barcellona Pozzo di Gotto risultano ancora inutilizzati.

Non so cosa dire. Fate voi.

1 commento:

  1. Assurdo!...pensare che ho pagato costruzioni e ristrutturazioni di edifici adibiti a carceri mai utilizzate..con la situazione in cui versano..Forse qualcuno (molto in alto..e non certo Dio)..vuole cosi'..ma chi?
    Forze ristrutturazioni e costruzioni non sono state fatte secondo le leggi in materia?..In questo caso..non mi spiego perche' guardie carcerarie ne facciano uso(quale uso?).....AIUTO!

    RispondiElimina