Verso la fine
dello scorso mese di luglio un Giornale ebbe l’ardire di scrivere che il
presidente della Repubblica aveva a disposizione 40 auto blu. Il 4 agosto
successivo il segretario generale della Presidenza della Repubblica inviò al
colpevole quotidiano una vibrata nota nella quale si negava la presenza delle
40 suddette auto blu con la precisazione che non sono, per l’appunto, quaranta,
ma soltanto 35. Rifiuto ogni commento.
Per
completezza di notiziA, però, vi comunico quanto scritto dallo stesso Giornale
il 5 agosto.
I dipendenti
amministrativi del Quirinale sono 843 a cui bisogna sommare i
103 non di ruolo e gli 861 fra militari e poliziotti. Il bilancio di previsione
della Presidenza della Repubblica per l’anno i corso è di 228 milioni di euro e
lo stesso ufficio ha dichiarato di aver effettuato tagli per 15 milioni.
Fra le 35 auto
blu vi sono: tre Lancia Thema blindate, tre Lancia Flaminia 335 del 1961
(queste usate esclusivamente per la parata del 2 giugno e poche altre
occasioni). Poi ci sono macchine da mettere a disposizione di altri capi di
Stato in visita: tre Maserati e quindi 24 auto (di cui 23 in leasing) di varie
marche. Nella medesima lettera di protesta il Colle tiene a precisare che a
fronte delle 35 autovetture ci sono soltanto 41 autisti di ruolo.
Tanto perché
lo sappiate in questa splendida e mai troppo lodata nazione, le auto blu sono
72 mila (settantaduemila) tutte a disposizione delle pubbliche amministrazioni,
tale cifra risulta da un accurato monitoraggio (anno 2011) effettuato da ditta
specializzata, su incarico del ministro
Brunetta. Per le stesse vetture si spendono due miliardi e 150 milioni di euro
l’anno: 650 milioni per la gestione ed un miliardo e mezzo per il personale.
Nel garage dello Stato sono 35 mila i lavoratori impiegati dei quali 14 mila
sono autisti. Lo scorso anno (2010) le auto blu a disposizione della pubblica
amministrazione hanno percorso 800 milioni di chilometri.
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