mercoledì 21 settembre 2011

NON FA SESSO CON LA MOGLIE: CONDANNATO


Ragazzi, mi dovete scusare ma ieri non ho avuto un solo attimo di tempo per cui non  ho inviato il mio post giornaliero. Per farmi perdonare oggi ve ne faccio leggere due. Scusato?

Jean Louis, un cittadino di Nizza, era molto tempo che non adempiva ai suoi doveri coniugali. Ma tanto di quel tempo che la moglie ha chiesto il divorzio motivandolo e chiedendo che questo fosse accordato “per colpa” del marito. Quest’ultimo dal canto suo ha provato a giustificare la sua mancanza di libido sessuale motivandola con lo stress, la stanchezza, i pensiero, la depressione e quant’altro. Nessuno gli ha creduto tanto meno il tribunale di Aix en Provence, nel sud della Francia al quale la moglie Monique si era rivolta denunciando che ormai erano anni che il mari non si faceva… vivo (sessualmente parlando).

I giudici partendo dal presupposto che “i rapporti sessuali sono dimostrazione dell’affetto reciproco”, hanno dato pienamente ragione alla signora Monique e non solo hanno concesso il divorzio “per colpa” del coniuge, ma hanno anche condannato quest’ultimo a versare diecimila euro a titolo di risarcimento alla moglie. Il codice civile francese prevede che i rapporti sessuali siano un “dovere matrimoniale” e chi trasgredisce il codice…

Per la cronaca: la coppia era sposata da 21 anni ed aveva anche procreato un paio di figli.



MA QUALI TAGLI ALLA CASTA?

Si, oggi non vi voglio fare inquietare e nemmeno arrabbiare, oggi ho deciso (spero mi scuserete) di farvi veramente incazzare. Perché? Semplice scovando me quindi leggendo quanto vi riporto mi sono molto incazzato anche io e ciò è avvenuto per la totale consapevolezza che ho che non ho una sola arma per lottare contro certi sprechi.

Durante il periodo (2001-2010) nel quale il Paese arrancava ed il Pil pro capite precipitava di cinque punti, i costi degli organi costituzionali sono cresciuti in media del 49 per cento. Con un record, quello del Senato che ha raggiunto un aumento del 65%. Nei numeri c’è la prova che gli annunciati “tagli ai costi della politica” siano stati solo delle volenterose sforbiciatine.

Ecco alcuni dati (ufficiali).

Gli stipendi dei dipendenti del Senato sono aumentati del 19 per cento in soli quattro anni ed oggi sono il quadruplo dei commessi e dei dattilografi della pari Camera inglese.

Un semplice consigliere regionale lombardo guadagna mensilmente quanto i governatori (degli Stati USA) del Maine,del Colorado e dell’Arkansas messi insieme. 

Nonostante l’allarme per gli affitti della Camera cresciuti in meno di tre decenni di 41 (quarantuno) volte, i palazzi della politica sono saliti a 52. Si sto parlando di quegli edifici – da me più volte citati – che Montecitorio e palazzo Madama affittano per  utilizzarli come uffici di personaggi politici.

Dato che in questo Paese il “Dubbio” (la “d” maiuscola non è a caso…) la fa da padrone sempre e comunque, se ne avete su quanto vi ho appena comunicato, sappiate che anche un libro, uscito in questi giorni, intitolato “Licenziate i padreterni” affronta questo argomento.

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