lunedì 12 settembre 2011

PER CHI AMA GLI ANIMALI


Come sappiamo, il nostro Stati spende – molto giustamente -  una gran quantità di denari per la campagna contro l’abbandono degli animali.

Lo stesso Stato è quello che impone l’IVA (agevolata) del 4% su rosmarino, cracker e pesche sciroppate. Ma dato che viviamo in uno Stato che si preoccupa sempre dei suoi cittadini, la medesima imposta, questa volta agevolata al 10%, viene applicata all’aceto, ai bulbi di tulipano ed alla segatura.

Direte: ma che c’entra? Cacchio se c’entra, pensate che qualsiasi medicinale veterinario, ogni visita alla quale siete costretti a sottoporre i vostri amici a quattro o due zampe, ha un’IVA del 21% esattamente come lo champagne francese “Don Perignon” che costa oltre 100 euro la bottiglia. Ma non vi sembra un andamento schizofrenico? Ma non vi pare che se il vostro Fido od il vostro Silvestro si ammalano possano valere quanto un pacchetto di cracker? Insomma la vogliamo abbassare quest’IVA veterinaria o no? Basterebbe portarla all’altezza delle pesche sciroppate. Pensate che a proposito esiste in Parlamento – da anni – una proposta proprio per questo, vi piacerebbe sapere in quale fondo di cassetto di Montecitorio sia finita? Anche a me. Infatti trovo vergognoso che su medicinale per cani o gatti, o qualsiasi altro animale gravi la stessa tassa dello champagne che mi sembra essere un bene superfluo mentre se la vostra bestiola ha bisogno di visita e successive  cure mi sembra una vera e propria necessità. O no?


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