venerdì 18 novembre 2011

GIUSTIZIA LUMACA

Nei mesi trascorsi ho scritto molte volte sul problema "lentezza" della Giustizia italiana che permette a magistrati di impiegare se-otto anni per depositare le motivazioni di una sentenza e che dà anche il via a scarcerazioni incredibili con successive sparizioni assolutamente credibili tant'è la loro normalità in quelle condizioni.
Cinque giorni un'ora ed undici minuti, ecco quanto basta a trasformare un delinquente in un uomo del tutto libero. Un trafficante di droga che rischiava almeno dieci/quindici anni di galera, in una persona libera di eclissarsi in un paese, come il Montenegro con il quale ml'Italia non ha trattato per l'estradizione.Le carte processuali arrivano in ritardo, esattamente di un'ora e 660 secondi oltre il "tempo massimo". Così grazie, appunto, ad una burocrazia infame lumaca e pachidermica, il balordo di turno torna uccel di bosco.
Milovan Ujaarevic faceva l'ingegnere a bordo di una nave da crociera della MSC. Qualche mese fa, all'aereoporto di Genova  lo presero mentre, appena sbarcato, stava per salire su un aereo diretto a Belgrado. Quindi il  narcotrafficante viene ammanettato, interrogato e messo in galera a Genova. Non appena la nave sulla quale viaggiava giunge a Venezia, le forze dell'ordine, avvertite dai colleghi genovesi ai quali lo slavo aveva confessato, trovano 65 (sessantacinque) chili di cocaina ben nascosti e la sequestrano. A questo punto - secondo la Legge - ci sono cinque giorni di tempo per far si che gli atti del sequestro e la polvere bianca stessa, giungano, spediti  dai magistrati veneziani a quelli genovesi. Per ben spiegare cosa sia accaduto vi trascrivo quanto scritto dalla Procura della Repubblica di Genova:
"Gli atti sono pervenuti a questo ufficio - scrivono i magistrati genovesi - alle ore 13,41 e cioè oltre il perentorio orario di chiusura della Cancelleria. L'ufficio chiude a mezzogiorno e mezza, proprio ai fini della più rigorosa ed effettiva applicazione".
Vi sembrerà strano, ma proprio grazie a quell'ora ed undici minuti di ritardo, l'ingegner Milovan Ujiaarevic è stato messo in libertà rendendosi subito latitante.
Pensare che i latini dicevano "dura lex sed lex" (dura Legge ma Legge). Mi chiedo "dura"?

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