Siamo in pieno inverno (malgrado quasi al 21 marzo...) e quindi in piena stagione sciistica durante la quale si temono disastri, causati anche dalle onde sonore; di norma, infatti, è del tutto plausibile temere che l'urlo di un uomo possa provocare valanghe.
Un urlo, come tutti i suoni, è infatti un'onda di pressione, seguita da una espansione dell'aria, che si propaga dalla fonte fino ad un ostacolo. Quando un'onda sonora raggiunge un manto nevoso, questo assorbe la pressione e ne viene leggermente deformato. Maggiore è la pressione dell'onda maggiore risulta la deformazione.
Ma quale pressione è necessaria per fare staccare una massa nevosa instabile? Secondo Benjamin Reuter dell'Istituto Svizzero per lo studio delle valanghe, per causare il distacco è necessaria una pressione di almeno 200-500 pascal. L'urlo di un uomo raggiunge a malapena i 2 (due) pascal. Neanche il rumore di un elicottero può ottenere la pressione sufficiente. Per provocare davvero una valanga ci vuole una carica esplosiva sopra il manto nevoso. Oppure il peso di uno sciatore di passaggio.
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