mercoledì 23 marzo 2011

Rapinato reagisce ferendo i delinquenti: indagato per lesioni

Questa vicenda è tutta italiana; infatti solo in un Paese come il nostro possono accadere cose come questa che - a malincuore - vi racconto.
Ercolano (provincia di Napoli) e la notte fra ieri e lunedì, sulla strada che dalla città vittima con Pompei della storica eruzione, sale verso il Vesuvio c'è una macchina ferma. All'interno, assieme alla sua fidanzata un maestro di arti marziali . Hanno cercato e trovato quel luogo appartato, per godersi un attimo di tranquillità.
All'improvviso qualcuno apre lo sportello lato guida, punta un coltello alla gola del giovane e gli intima di consegnargli soldi, orologio e cellulare. Lo sportivo non si scoraggia balza fuori della vettura, affronta il rapinatore gli prende il braccio con l'arma, lo torce tanto da fargli cadere il coltello. A questo punto il complice del malintenzionato balza alle spalle del maestro ma quest'ultimo sfodera un paio di adeguate mosse di Karate e da preda si trasforma in...cacciatore.
Quando, poi, uno dei delinquenti si avvicina alla ragazza, la vittima della rapina raccoglie il coltello e colpisce i due alla cieca, costringendoli a fuggire a bordo della loro auto. I fuggitivi, però, si imbattono in una pattuglia di carabinieri di Cercola che li fermano e li identificano per Giuseppe Nessi di 23 anni da Casoria e per il suo complice e compaesano Ludovico Bassolino, che di primavere ne ha 23.
I due sono feriti ed i tutori della Legge li portano in ospedale "Loreto Mare di Napoli" dove il Nessi viene ricoverato mentre il Bassolino semplicemente medicato e dal pronto soccorso trasferito al carcere di Poggioreale. Nel frattempo gli stessi carabinieri hanno ricostruito l'accaduto con le vittime della tentata rapina, ed hanno informato il magistrato di turno.
Vi chiederete che fine abbia fatto il maestro di arti marziali che si è visto un coltello alla gola e minacciare la sua fidanzata? Semplice, il magistrato di turno lo ha iscritto nel libro degli indagati ritenendolo responsabile di "lesioni colpose".
Questa è la Giustizia italiana per la quale, forse, il giovane doveva lasciarsi rapinare e magari anche stuprare la fidanzata sotto gli occhi, ma non certo ferire i due poveri rapinatori.

Nessun commento:

Posta un commento