martedì 23 giugno 2009

COSI FUNZIONA LA GIUSTIZIA NEL BEL PAESE (10)

Stefano Lucidi, un romano di 35 anni la sera del 22 marzo 2008 guidava un'auto in preda agli effetti della droga, litigando con la sua ragazza e privo della patente (poichè a suo tempo ritiratagli) in pieno centro di Roma a 96 Km orari. Passò due semafori rossi ed investì ed uccise una coppia di fidanzatini: lui aveva 22 anni, lei 23. Erano sul loro motorino Alessio Giuliani e Flaminia Giordani. Sfortuna ha voluto che i due giovani attraversassero, con il regolare semaforo verde, l'incrocio fra via Nomentana e viale Regina Margherita proprio mentre arrivava Stefano Lucidi a quella velocità sulla Mercedes del padre e che aveva a fianco la fidanzata Valentina Giordano (figlia dell'ex calciatore Bruno) con la quale stava questionando.
Dopo aver preso in pieno il motorino, Lucidi si era dato alla fuga senza soccorrere i fidanzati. Nascose anche la Mercedes in una rimessa. Venne però rintracciato il giorno dopo e a seguito di cinque ore di interrogatorio ammise tutte le sue responsabilità: dall'aver superato due semafori rossi, all'andare a quasi cento all'ora bisticciando con la sua Valentina.
Il processo lo vide condannato, dal giudice Marina Finiti, a dieci anni di reclusione poichè quella Corte lo ritenne responsabile di "omicidio volontario aggravato dal dolo" . Infatti il presupposto - recita la sentenza - è che se cammini a 96 Km orari, sorpassi due semafori rossi, in pieno centro città, devi sapere che rischi di uccidere qualcuno. Quel qualcuno che non hai neanche soccorso.
La sentenza ebbe l'appoggio di tutti: finalmente la giusta punizione per un pirata della strada privo di patente, drogato e fuggitivo.
E' di pochi giorni fa la notizia che la Corte d'Appello della Capitale ha fatto decadere lo storico verdetto di "omicidio volontario" tramutandolo in "colposo" dimezzando quindi la pena al conducente della Mercedes assassina sono stati infatti comminati cinque anni.
Questo vuol dire che non aver prestato soccorso ai due fidanzatini (che forse in tal caso si sarebbero potuti salvare), l'essere sotto l'effetto della droga e distratto da una lite con la sua ragazza, per i giudici di secondo grado non ha avuto nessuna rilevanza. La tiepida sentenza è stata emessa dal magistrato di Corte d'Appello Antonio Cappiello.
Nella sostanza tutto questo vuol dire che Stefano Lucidi, responsabile (questo almeno non è stato negato...) della morte di due giovani, fra pochi mesi (se non giorni) potrà essere rimandato a casa in quanto - non va dimenticato - in questo nostro Bel Paese non solo esiste l'indulto (tre anni) ma la buona condotta prevede 45 giorni di...abbuono ogni sei mesi, appunto, di buona condotta.
E' la notte di San Silvestro del 2009. In una maxifesta a Fiumicino Davide Franceschini, poco più che ventenne, costrinse una ragazza a seguirlo in una toilette del locale dove stavano passando la notte di capodanno e dopo averla picchiata la stuprò. Anche lui, a seguito di indagini venne identificato, raggiunto ed arrestato. Aveva agito - fu provato - sotto l'effetto della droga. Dopo pochi giorni fu rimandato a casa, poi (a furor di popolo) riarrestato ed ora se ne sta beatamente in libertà poichè il tribunale che lo ha processato gli ha comminato una pena di due anni ed 8 mesi. Quindi, grazie al mastelliano indulto, ora è di nuovo libero di drogarsi e volendo anche di stuprare ancora qualche ragazza. Il suo avvocato dopo aver detto che la pena gli sembra "contenuta e corretta", ha, però, addirittura presentato Appello.

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