Manuela Terracciano, la ragazza figlia del boss Salvatore detto " 'O nirone", partenopea purosangue, abita a Napoli nei centralissimi Quartieri Spagnoli in Vico Lungo Trinità: è' stata processata e condannata a dieci anni di prigione, infatti il giudice Enrico Campoli, quattro giorni orsono, le ha comminato la pena ritenendola colpevole di omicidio volontario con dolo eventuale, accogliendo la richiesta del p.m. Fabio De Cristoforo, che però di anni ne aveva chiesti trenta.
Il fatto di cui al processo ed alla condanna (alla quale in seguito si farà un breve commento) avviene la notte di San Silvestro di questo 2009.
Poco prima della fatidica mezzanotte Nicola Sarpa, di 24 anni abitante al quarto piano di uno stabile vicino a quello dove risiedono i Terracciano, si affaccia al suo balconcino per chiamare a casa il fratellino di otto anni che sta giocando nel vicolo mentre impazza la guerra dei botti illegali e non. Il giovane viene letteralmente fulminato da un proiettile (vagante) calibro 7,65 che gli penetra in un occhio. Nel giro di pochi giorni le indagini portano all'arresto della figlia del boss che molti testimoni hanno veduto impugnare l'arma e sparare con la medesima.
Sembra inutile aggiungere che sia l'avvocato della ragazza, Gaetano Inserra, come quello della famiglia della vittima, Luigi Iossa, ricorreranno in Appello.
Si è resa nota questa notizia per il piacere dei numeri, che non mentono mai. Analizziamo dunque questa sentenza: 10 anni che - se non si va errati - con l'indulto di (triste) mastelliana memoria, diventano 7. Per disposizioni ormai legalmente acquisite la "buona condotta in carcere" comporta uno sconto di pena di 45 giorni ogni sei mesi, ergo 90 giorni l'anno che moltiplicati per sette fanno 630 poco meno di due anni; questo rapido conto vuol dire che la figlia del boss uscirà di prigione fra meno di cinque anni. Il tutto per aver stroncato la vita ad un ragazzo di 24 anni ed avergliela stroncata per...gioco, mentre lei, festeggiava l'avvento del nuovo anno sparando all'impazzata in tutte le direzioni con una calibro 7,65!
Velia Sarpa, la mamma della vittima, ha detto: "Dieci anni? tanto vale la vita di mio figlio che ne aveva solo 24? Neppure per l'uccisione di un cane, dieci anni basterebbero per poter dire che Giustizia è stata fatta. Ecco noi chiedevamo proprio Giustizia e non vendetta: invece non ce l'anno data".
Ci si chiede cosa dire? C'è gente, in questo Bel Paese che sta scontando cinque anni per aver rubato in qualche abitazione. E per finire si desidera aggiungere che ci si è risparmiati di sottolineare che la "buona condotta" prevede anche che dopo una certa percentuale della pena scontata si possa passare anche alla semilibertà e cioè che si possa uscire la mattina dalle patrie galere e rientravi la sera per dormirci.
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