martedì 17 novembre 2009

COME IL CIVILISSIMO GIAPPONE TRATTA IL MIGLIOR AMICO DELL'UOMO

Qualcuno lo sospettava da tempo, ma la matematica certezza non si era mai avuta . Ora purtroppo è giunta e sentite come: in Giappone, l'orribile pratica di uccidere i cani servendosi di camera a gas è accettata dallo Stato. Questa è l'affermazione della commissione che si occupa della salute degli animali: "l'utilizzo del gas per uccidere gli animali, non è raccomandato, ma allo stesso tempo è tollerato".
Il documento stilato dalla stessa commissione, afferma anche che l'introduzione nelle camere a gas provoca "patimenti e sofferenze intense agli animali" e nel contempo afferma che l'iniezione letale è molto meno dolorosa. Così nel civilissimo e supertecnicissimo Giappone mille cani (senza padrone) al giorno, sono condannati a morire asfissiati.
Tutto ciò lo racconta uno choccante documentario cinematografico dal titolo: "Cani gatti e uomini" girato dal regista del Sol Levante, Motoharu Iida, che sta facendo parlare moltissimo di se. Cifre alla mano il filmato dichiara che ogni mese 310 mila amici a quattro zampe sono introdotti nelle camere a gas e soppressi dopo aver patito sofferenze atroci.
Secondo quanto dichiara il sito "France24", il Giappone non sarebbe l'unico Stato a praticare questi atroci delitti, anche negli USA la pratica di gasare i cani starebbe prendendo piede. Un video apparso sul network giapponese "Fuji tv" mostra le sofferenze vissute dai cani randagi introdotti nelle camere a gas. Ogni volta 20-30 animali sono chiusi in una cassa d'acciaio, quindi un addetto aziona l'apertura del gas che viene velocemente pompato nella struttura. Il veleno si diffonde e mentre accade ciò le povere bestie cercano invano di uscire dal portellone da cui sono entrate. Trovandolo inesorabilmente chiuso con le zampe tentano di rompere i vetri infrangibili della cassa. Si sentono i rantoli penosi e sofferenti dei randagi che diventano sempre più deboli. All'improvviso i cani smettono di lamentarsi.
"Tutti noi siamo responsabili di queste orrende pratiche - dichiara il regista Motoha Iida al giornale nipponico "Mainichi Daily News" - Ma ci sono alcune persone che fanno finta di non vedere perchè la realtà è troppo penosa, non resta che inorridire e riflettere".

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