Un braccialetto elettronico per sorvegliare a distanza il partner od il marito violento. E’ l’idea del ministro della Giustizia francese Michèle Alliot-Marie, che la prossima settimana dovrebbe presentare in parlamento questo nuovo dispositivo – già adottato in Spagna – per contrastare le violenze domestiche.
Questo sistema, che dovrebbe applicarsi anche agli ex mariti, potrebbe entrare in vigore nella nazione d’oltralpe “entro la fine del primo semestre del 2010” ha detto il segretario di Stato alla famiglia Nadine Morano: “E’ urgente occuparsi delle donne vittime di violenza” afferma ancora la Morano in un’intervista pubblicata dal quotidiano “Le Figaro”. Quanto prima infatti l’Assemblea nazionale si appresterà ad esaminare un pacchetto di leggi per aumentare la sicurezza delle donne vittime di violenze e soprusi. Un vero a proprio “arsenale” di norme che prevede, tra l’altro, anche la criminalizzazione delle molestie psicologiche.
LA MADRE DEGLI IDIOTI E’ SEMPRE INCINTA
Una ragazza cieca accompagnata dal suo cane guida, è stata respinta da un bar al centro di Treviso dove le è stato proibito di salire al piano superiore con alcune colleghe di lavoro, per consumare uno spuntino.
Lei ha naturalmente presentato esposto ai vigili urbani ed interrogato da questi, il titolare del pubblico esercizio, appunto figlio della signora di cui al titolo di questo Post, si è difeso affermando: “In sala non sono ammessi animali. Non l’abbiamo cacciata”.
L’episodio risale al 20 febbraio scorso ma è stato reso noto solo ieri dall’Unione Italiana Ciechi che lo ha denunciato al quotidiano “La Tribuna di Treviso”. La ragazza che ha 30 anni e lavora al centro della città veneta, era andata con il suo fedele Mayla, uno splendido Labrador Retriever, ed alcune colleghe, in un noto locale di Piazza dei Signori. Quando ha imboccato le scale per salire al piano superiore, uno dei titolari l’ha bloccata a causa della presenza del cane, nonostante la bestiola avesse tanto di pettorina con la croce rossa stampata sopra.
“Siamo soliti far entrare tutti i cani – spiega il figlio della signora del titolo – ma fino al bancone. Al piano di sopra no. Tra l’altro quello era un orario di punta, c’era molta gente. In più la signora era accompagnata da tre vedenti, perché non si è fatta aiutare da loro?”
Ma avete capito bene? Mi rifiuto di commentare adeguatamente questo episodio, affibbierei tali epiteti al titolare di quel bar che non mi farebbero fare bella figura con voi, cari visitatori di questo blog
Questo sistema, che dovrebbe applicarsi anche agli ex mariti, potrebbe entrare in vigore nella nazione d’oltralpe “entro la fine del primo semestre del 2010” ha detto il segretario di Stato alla famiglia Nadine Morano: “E’ urgente occuparsi delle donne vittime di violenza” afferma ancora la Morano in un’intervista pubblicata dal quotidiano “Le Figaro”. Quanto prima infatti l’Assemblea nazionale si appresterà ad esaminare un pacchetto di leggi per aumentare la sicurezza delle donne vittime di violenze e soprusi. Un vero a proprio “arsenale” di norme che prevede, tra l’altro, anche la criminalizzazione delle molestie psicologiche.
LA MADRE DEGLI IDIOTI E’ SEMPRE INCINTA
Una ragazza cieca accompagnata dal suo cane guida, è stata respinta da un bar al centro di Treviso dove le è stato proibito di salire al piano superiore con alcune colleghe di lavoro, per consumare uno spuntino.
Lei ha naturalmente presentato esposto ai vigili urbani ed interrogato da questi, il titolare del pubblico esercizio, appunto figlio della signora di cui al titolo di questo Post, si è difeso affermando: “In sala non sono ammessi animali. Non l’abbiamo cacciata”.
L’episodio risale al 20 febbraio scorso ma è stato reso noto solo ieri dall’Unione Italiana Ciechi che lo ha denunciato al quotidiano “La Tribuna di Treviso”. La ragazza che ha 30 anni e lavora al centro della città veneta, era andata con il suo fedele Mayla, uno splendido Labrador Retriever, ed alcune colleghe, in un noto locale di Piazza dei Signori. Quando ha imboccato le scale per salire al piano superiore, uno dei titolari l’ha bloccata a causa della presenza del cane, nonostante la bestiola avesse tanto di pettorina con la croce rossa stampata sopra.
“Siamo soliti far entrare tutti i cani – spiega il figlio della signora del titolo – ma fino al bancone. Al piano di sopra no. Tra l’altro quello era un orario di punta, c’era molta gente. In più la signora era accompagnata da tre vedenti, perché non si è fatta aiutare da loro?”
Ma avete capito bene? Mi rifiuto di commentare adeguatamente questo episodio, affibbierei tali epiteti al titolare di quel bar che non mi farebbero fare bella figura con voi, cari visitatori di questo blog
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