venerdì 4 giugno 2010

2010: MATRIGNA CHE MALTRATTA NOVELLA CENERENTOLA

Non ci crederete ma nel terzo millennio, qui in Italia, si è ripetuta, però nella realtà, la favola di Cenerentola. Con una variante: a salvare la malcapitata ragazza sono state Polizia e Magistratura non il principe azzurro.
Siamo a Lecco e questa è la storia venuta alla luce solo per uno…svenimento.
La matrigna non la poteva vedere; non solo la costringeva a lavare pavimenti, pulire bagni, lucidare i piani della cucina, ma la teneva anche senza cibo. Ma la tredicenne si è sentita male. Uno svenimento a scuola. L’ambulanza che la porta in ospedale. Gli esami che denunciano “carenza alimentare” e lei che pian piano, ai poliziotti che la interrogano, spiega come vive. “A casa le cose non vanno proprio bene; non è che io mangi a sufficienza e nemmeno tutti i giorni. Di certo fatico moltissimo” conclude.
La ragazzina è figlia di una coppia di immigrati e vive alle porte di Lecco. Aveva un'esistenza normale. Madre, padre e la libertà di crescere studiando e passando i pomeriggi con le amiche. Poi la tragedia: la mamma muore. Il padre trova un’altra donna che arriva a casa ed anziché comportarsi come una seconda mamma, si trasforma in una specie di orco. Sveglia all’alba ed obbligo di pulire ovunque, rassettare letti, spolverare e bucato (senza lavatrice) da fare. La matrigna: una vera despota. Aveva anche preteso che la giovane – la mattina prima di andare a scuola – cucinasse per tutta la famiglia.
Questo stato di cose è stato ricostruito dagli inquirenti della Procura della Repubblica di Lecco. Veniva trattata come una schiava ed il padre, anziché prendere le sue difese, lasciava fare. Nella ricostruzione della Magistratura non c’è un solo punto a favore del genitore e della sua compagna.
Una volta tornata a casa da scuola la ragazzina trovava ben poco da mangiare di quello che aveva cucinato. Questo sostiene il pubblico ministero Luca Fuzio che, nel capo di imputazione, afferma che in più di una occasione, questa ragazza non avrebbe avuto modo di mangiare a sufficienza. Più di una volta avrebbe avuto mancamenti per fame e proprio grazie ad uno svenimento avvenuto a scuola che è stata portata in ospedale e qui si è scoperto che vita era costretta a condurre dalla malvagità della matrigna e l’indifferenza del padre. Genitore e sua compagna sono stati rinviati a giudizio per: “maltrattamenti in famiglia e riduzione allo stato di schiavitù”. La prima udienza è prevista per il prossimo mese di ottobre.
Nel frattempo, la nuova Cenerentola è stata affidata ad una comunità ed essendo minorenne viene tutelata e ne viene taciuto il nome. Ora sta finalmente bene e c’è chi cucina per lei e si premura fi farla mangiare tre volte al giorno.

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