giovedì 24 giugno 2010

ANCHE LA GRECIA CI HA TRUFFATO


Quella di trascrivere alcuni "pezzi" è una cosa che non faccio quasi mai (credo di averla concretizzata una sola volta da quando ho aperto questo blog), oggi però non posso esimermi dal realizzarla e sapete perchè? Sono sicuro al cento per cento che quanto leggerete vi svelerà un retroscena del quale certo non siete a conoscenza. Di cosa si tratta? Naturalmente della crisi economica europea che ci coinvolge (tragicamente) e che, nella sostanza, ha avuto il suo acme con quella greca dovuta al pazzesco indebitamento di questa nazione.
Orbene al giornalista Mattias Mainiero qualcuno ha chiesto cosa ne pensasse e se fosse d'accordo sulla concessione del colossale prestito fornito alla Grecia da noi e dagli altri paesi di Eurolandia. Vi trascrivo la risposta che vi svelerà questioni ben poco note (se non agli addetti aI lavori).
Scrive il Mainiero:
"del prestito alla Grecia ne penso tutto il male possibile. E se fosse possibile pensarne ancora peggio lo penserei tranquillamente. E non perchè l'Europa doveva starsene con le mani in mano mentre la casa del vicino andava in fiamme. Semplicemente perchè la Grecia non lo meritava. Doveva affondare nell'Egeo, la Grecia, vittima di se stessa, delle sue zavorre, delle troppe regalìe, degli evasori, delle spese folli e dei trucchetti contabili. Ed anche vittima di una notevole ambiguità. Sentite questa.
Noi ci siamo svenati per salvare il vicino di casa. Siamo corsi con gli estintori (ed ogni estintore ci è costato un occhio della fronte). Per via della Grecia e della crisi finanziaria che aveva preceduto i fatti della Grecia, abbiamo dovuto varare l'ennesima manovra, tirare la cinghia, chiudere qualche finestra pensionistica e spalancare la porta all'austerity. Lo abbiamo fatto noi e lo hanno fatto gli altri Paesi europei. E sapete cosa ha fatto la Grecia una volta ricevuti i nostri soldi? Se li è messi in tasca, ha pagato qualche debito (pochi debiti), ha chiamato i cinesi e con i cinesi ha stretto una marea di accordi commerciali.
Ora Pechino entrerà a far parte della flotta mercantile greca, che copre il venti per cento del traffico navale mondiale. Entrerà pure in settori strategici quali le telecomunicazioni ed avrà quote nei principali porti della Grecia.
Pechino è il partner privilegiato. Pechino compra e fa affari in Grecia. Pechino guadagna. Pechino, grazie ad Atene, mette un piede (forse anche un piede e mezzo) in Europa. e l'Europa che ha aiutato la Grecia, ci rimette tre volte.
La prima perchè ha sborsato i soldi (e speriamo che li riceveremo un giorno indietro) la seconda perchè è stata esclusa dagli affari e la terza perchè ora ha il concorrente in casa.
A volte il monolocale del vicino bisognerebbe farlo bruciare fino alle fondamenta. Anche per evitare che altri vicini facciano l'abitudine al soccorso e continuino a prenderci per il culo.".




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