giovedì 3 giugno 2010

COSI LA NOSTRA LEGGE PROTEGGE I CLANDESTINI PLURIPREGIUDICATI

Clandestino, pregiudicato, arrestato varie volte, non può essere espulso perché la nostra giustizia (mi sono stancato di scriverla con la “G” maiuscola, proprio non lo merita) lo protegge. Non ci credete? Leggere quanto vi riporto vi aprirà un nuovo orizzonte sul “come"(non) funziona la Giustizia nel nostro Paese.
Quanto segue accade a Milano. Protagonista un marocchino ventenne già denunciato per ben quindici volte per violazione della legge sull’immigrazione. Già arrestato e deferito all’autorità giudiziaria per i reati di: spaccio di stupefacenti, furto, porto abusivo d’armi, occupazione abusiva e ubriachezza molesta. Nell’ultima settimana è entrato da abusivo per tre volte nello stesso stabile: la palazzina di via Clitumno 11, famosa centrale dello spaccio e dell’abusivismo, teatro da anni di risse, faide, rapine e accoltellamenti. Proprio qui, l’altro ieri, è stato arrestato per resistenza alla Forza Pubblica.
Per i non milanesi, dirò che siamo nella zona di via Padova e qui l’intero quartiere è sottoposto ad un controllo continuo da parte della Polizia Municipale, forze dell’ordine e pattuglie miste di Polizia-Esercito. E’ nel corso di uno di questi controlli che il giovane marocchino è stato preso: occupava un appartamento che era stato sigillato dai vigili urbani.
E’ a questo punto che sorge la questione, seguitemi.
L’attività della polizia municipale si scontra con regole discusse, o non sempre applicate: il ventenne, in teoria, dovrebbero essere espulso nell’immediato, ma sapete chi lo protegge? La Legge italiana. Tutti i reati di cui si è reso responsabile, nei pochi anni che è stato nel nostro Paese, lo mettono a riparo dall’essere espulso. “Avendo procedimenti pendenti – spiegano al Comune di Milano – non può essere rimpatriato”. L’Italia, insomma, prima di rispedirlo a casa deve giudicarlo per le molteplici infrazioni alla Legge che ha commesso e per le quali è stato denunciato. Con i tempi della nostra giustizia, capirete bene, che il clandestino può dormire sonni tranquilli ancora per vari anni.
Tanto perché abbiate un’idea, negli uffici giudiziari della capitale lombarda si sono accumulate tremila denuncie per immigrazione clandestina, di queste sessanta azioni penali sono state esercitate dai magistrati e solo due sono le sentenze di espulsione emesse e neanche una eseguita!
A tal proposito Riccardo De Corato, vice sindaco di Milano afferma: “Può darsi che i magistrati siano contrari alle nuove norme. Noi chiediamo loro di interessarsi a questi casi che riguardano oltre alla clandestinità, anche l’occupazione abusiva di appartamenti di via Padova, via Clitumno e zone limitrofe. Solo per queste strade abbiamo avanzato trenta richieste di intervento da parte dell'ordine giudiziario, ma da palazzo di giustizia non ci hanno neanche risposto”.







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