Prima che leggiate (e leggetelo anche se è lungo) questo post, ci tengo a ricordarvi che l’Europarlamento è quell’organismo (anche da noi) mantenuto da 26 nazioni del continente e che negli ultimi tempi ha discusso ed approvato:
1) – come deve essere la curvatura della banana.
2) – quale la rotondità e la lunghezza delle salsicce
3) – la grammatura dei frutti kiwi
ed in ultimo, con decisione che entra in vigore da oggi 1 giugno 2010, proibiscono – a noi che abbiamo migliaia di chilometri di coste – di mangiare la famosa frittura (di paranza o mista) di pesce. Infatti hanno imposto alle nazioni che affacciano sul Mediterraneo, di allargare le maglie delle reti da pesca. Qualcuno ha detto: “ma per l’ambiente è una cosa sacrosanta”, intendendo che i piccoli pesci vengono così salvati.
La risposta è stata: ma gli italiani e prima di loro gli antichi romani ed ancor prima di loro i greci sono oltre tremila anni che cucinano frittura di pesce, malgrado ciò il Mediterraneo è sempre al suo posto e continua a dare vita alla sua fauna senza problemi, anche se parte di essa finisce in padella.
Orbene queste – e molte altre addirittura più ridicole e pazzesche – sono le decisioni dei Parlamentari europei che – come se non bastasse – per quanto riguarda il welfare (sistema di vita sociale), ci invitano quasi a scadenza giornaliera, a tirare la cinghia al fine, ci informano, di non fare la fine della moderna Grecia.
Ma chi sono costoro? Come vivono e quanto ci costano? Ecco, gentili visitatori di questo blog: ci ho messo un po’ di tempo, ho incontrato varie difficoltà, ma posso finalmente rendervi edotti a che classe appartengono i famosi europarlamentari.
Proprio da oggi primo giugno 2010, mentre ci hanno proibito la frittura, loro si sono aumentati le prebenda in ragione di 1.500 (millecinquecento) euro al mese in più: infatti la dotazione che ha a disposizione ogni deputato per i collaboratori, passerà da 17.540 a 19.040 euro.
Questi europarlamentari lanciano le parole d’ordine del rigore morale, ma poi si guardano bene dal farsene toccare. Anzi, agli altri distribuiscono lacrime e sangue, per se tengono lusso e sprechi. Nel 2011 le spese del Parlamento Europeo (1,7 miliardi di euro) aumenteranno del 5,5%. Dal 2001 al 2011 le stesse spese sono aumentate del 65%. Quest’anno gli euronorevoli avranno a disposizione tre milioni di euro soltanto per organizzarsi merende e rinfreschi. Proprio così: tre milioni di euro, circa 40 mila euro per ogni giorno in cui il Parlamento lavora, per “bibite fresche ed altre bevande, eventualmente per spuntini serviti nel corso di riunioni interne” recita la delibera che si sono approvata. Pizzette e Coca Cola, Fanta e tramezzini: ma per spendere tre milioni di euro non rischieranno di fare indigestione? Da quelle parti, infatti, il vento sembra non cambiare: che siano pranzi, cene, o compagni di merende, c’è una gran voglia di mangiare. Anche quando si chiede all'Europa un prolungato digiuno ed una perenne corsa ai risparmi ed ai tagli di spese.
Non contenti, infatti, delle loro tre sedi (Strasburgo, Bruxelles, Lussemburgo), che costano trecento milioni di euro l’anno solo per trasferimenti.
Non contenti di far viaggiare tra una città e l’altra, ogni mese, 3.400 casse di documenti pari a 200 tonnellate di carta trasportate da ben venti TIR.
Non contenti di obbligare all’inutile pendolarismo 3.000 funzionari.
Non contenti di tenere a Strasburgo un lussuoso palazzo (21 grandi sale conferenze, 26 sale conferenze da 60 posti, e 2.650 uffici arredati; bar, ristoranti ecc.) che apre si e no una trentina di giorni l’anno.
Non contenti del nuovo e dispendioso palazzo di Bruxelles (15 saloni per conferenze, 52 per riunioni. Bagno privato con doccia per ogni deputato).
Non contenti di tutto ciò, dicevamo, hanno deciso di inaugurare il nuovo “Centro Visitatori”. Sarà il “Centro Visitatori” più grande del mondo. Bella soddisfazione, no? Costo: 2,6 milioni di euro. E volete conoscere l’utilità di questo investimento? Semplice: così ogni deputato potrà invitare all’Europarlamento 110 ospiti anziché 100 come oggi. Dieci voti in più non valgono forse una spesa di 2,6 milioni (sborsati da noi cittadini europei) di euro?
Ma passiamo oltre.
Con la vita che fa, l’onorevole si ritiene molto stressato: 7.800 euro di indennità mensile, ai quali se ne aggiungono 4.200 di rimborso spese, 298 (per ogni giorno di seduta) di diaria, più l’assegno per i portaborse che, come detto, da oggi aumenterà. Tutto ciò non è sufficiente a regalare giorni sereni ed infatti per rilassarsi, i nostri onorevoli usufruiscono di un centro sportivo all’interno dell’europarlamento costato 2.660.000 euro, dei quali 218 mila solo per studi e progetti. Sale massaggi, fitness, saune, fisioterapia. Bruxelles per prendersi cura del benessere dei suoi onorevoli, non bada a spese. Per esempio, ha appena stanziato 5 milioni di euro per comprare l’IPAD a tutti.
Sembra sia pronta anche una nuova infornata di assunzioni: almeno 150 dipendenti, come se gli attuali 44 mila non bastassero. Per questi signori i guadagni mensili sono i seguenti: dai 4 ai sei milioni netti di euro per un usciere, mentre si arriva a 9 mila per un archivista. Un amministratore sfonda il muro dei dieci mila, sempre netti e sempre al mese. I dirigenti toccano i 16 mila.
A noi poveri cittadini di questo continente continuano a chiedere sacrifici: per il Parlamento Europeo è addirittura previsto un aumento del numero degli onorevoli che passeranno da gli attuali 736 a 754 come prevede il trattato di Lisbona.
E l’Italia ha approvato una Finanziaria lacrime e sangue da 24.800 miliardi di euro, che avrà le conseguenze che ognuno di noi sa.
W l’Europa!
Nessun commento:
Posta un commento