Me lo dovete consentire, ma per questo post userò, per il protagonista, un nome di fantasia e ciò, dato il tenore della notizia, spero capiate perché sono costretto a farlo.
Orbene, sul cucuzzolo di una montagna del bellunese esiste un paesino il cui parroco, don Prendini, si è reso protagonista di una vicenda quanto meno…originale.
Il sacerdote vive passioni intense, ma silenziose che ancora nessuno sa…peva. Oltre a prendersi cura delle anime della sua parrocchia, ha anche in custodia un ragazzo sfortunato: disabile ed orfano senza nessun altro al mondo se non don Prendini. Il giovane ha un conto in banca dove è depositata una piccola fortuna e – si sono dette le competenti autorità – chi meglio di un uomo di Chiesa può gestire la somma, con tanta gentaglia che gira?
Sarà che “il paese è piccolo e la gente mormora”, sarà che in provincia nessuno si fa gli affari propri, ma don Prendini, da un po’ di tempo non è più lo stesso e, a quanto pare, neanche i conti sotto la sua tutela. Infatti dice una circostanziata denuncia arrivata alla questura di Belluno, che dal conto dello sfortunato disabile mancano molti soldi e che sarebbe sacrosanto controllarlo prima che sia troppo tardi.
La Polizia si è messa subito all’opera e le indagini bancarie hanno confermato la circostanza: sono spariti 100 mila euro. Naturalmente sono stati prelevati a…rate, nel senso non tutti in una volta. Scoperto l’ammanco, la conseguente domanda che gli investigatori si sono posta è stata: “dove sono finiti tutti questi denari?”. Successivi accertamenti hanno portato a scoprire che don Prendini negli ultimi tempi ha incontrato un’anima (gemella?) giunta direttamente dall’inferno e da quando la frequenta è tutto…preso da questa donna.La sconosciuta (a noi. Ma ben nota a tutti i paesani) lo ha liberato da tutte le ritrosìe di carattere religioso, da ogni scrupolo o rimorso e – inutile dirlo – lo ha anche “liberato” di 100 mila euro. Naturalmente costei, per i concittadini di don Prendini non è altro che una abilissima meretrice perché quei soldi sono finiti sul suo conto ed allora si comprende anche il perché sia vicina all’accusa di circonvenzione di incapace. Infatti don Prendini, allontanato (dal vescovo) dalla sua parrocchia, si trova ricoverato in una clinica psichiatrica, mentre il giovane disabile, da lui amministrato, è ora all’interno di una struttura a spese del Comune
Orbene, sul cucuzzolo di una montagna del bellunese esiste un paesino il cui parroco, don Prendini, si è reso protagonista di una vicenda quanto meno…originale.
Il sacerdote vive passioni intense, ma silenziose che ancora nessuno sa…peva. Oltre a prendersi cura delle anime della sua parrocchia, ha anche in custodia un ragazzo sfortunato: disabile ed orfano senza nessun altro al mondo se non don Prendini. Il giovane ha un conto in banca dove è depositata una piccola fortuna e – si sono dette le competenti autorità – chi meglio di un uomo di Chiesa può gestire la somma, con tanta gentaglia che gira?
Sarà che “il paese è piccolo e la gente mormora”, sarà che in provincia nessuno si fa gli affari propri, ma don Prendini, da un po’ di tempo non è più lo stesso e, a quanto pare, neanche i conti sotto la sua tutela. Infatti dice una circostanziata denuncia arrivata alla questura di Belluno, che dal conto dello sfortunato disabile mancano molti soldi e che sarebbe sacrosanto controllarlo prima che sia troppo tardi.
La Polizia si è messa subito all’opera e le indagini bancarie hanno confermato la circostanza: sono spariti 100 mila euro. Naturalmente sono stati prelevati a…rate, nel senso non tutti in una volta. Scoperto l’ammanco, la conseguente domanda che gli investigatori si sono posta è stata: “dove sono finiti tutti questi denari?”. Successivi accertamenti hanno portato a scoprire che don Prendini negli ultimi tempi ha incontrato un’anima (gemella?) giunta direttamente dall’inferno e da quando la frequenta è tutto…preso da questa donna.La sconosciuta (a noi. Ma ben nota a tutti i paesani) lo ha liberato da tutte le ritrosìe di carattere religioso, da ogni scrupolo o rimorso e – inutile dirlo – lo ha anche “liberato” di 100 mila euro. Naturalmente costei, per i concittadini di don Prendini non è altro che una abilissima meretrice perché quei soldi sono finiti sul suo conto ed allora si comprende anche il perché sia vicina all’accusa di circonvenzione di incapace. Infatti don Prendini, allontanato (dal vescovo) dalla sua parrocchia, si trova ricoverato in una clinica psichiatrica, mentre il giovane disabile, da lui amministrato, è ora all’interno di una struttura a spese del Comune