mercoledì 13 gennaio 2010

LA MADRE DEGLI IMBECILLI E' SEMPRE INCINTA

Guardate cosa sono andato a trovare: la prova che l’imbecillità colpisce tutti ma, in particolar modo (per fortuna) un certo tipo di delinquenti. Leggete questi episodi e…commentate, e non mi venite a raccontare che non vi facciano sorridere.
M.M è un catanese di 36 anni il quale ha rapinato, con un complice, la filiale della Bpm (Banca popolare di Milano) di Pero (MI) di 20 mila euro. C’è da notare che per entrare in questa filiale è necessario poggiare il pollice su un lettore di impronte. Una persona normale, sapendo di essere pregiudicata e quindi di avere le sue impronte negli archivi delle Forze dell’Ordine, avrebbe mai usato quel sistema per entrare? No, solo un imbecille che ora riflette sulla sua totale idiozia in carcere assieme al suo complice il quale – se ne è certi – di sicuro ha avuto qualcosa da dirgli.
Un messinese ha rapinato la cassiera di un supermercato ma nella fuga ha perduto il proprio cellulare: una volta in galera glielo hanno restituito.
Altro esempio di idiozia totale: quello che riguarda il malvivente che a Roma ha rapinato una banca e che nella fuga ha dimenticato la sua 24 ore con all’interno dei conti correnti da pagare intestati al padre. Se non bastasse, vi segnalo quel rapinatore di banca che a Torino si è presentato ad uno “sportello cassa” dell’istituto di credito ordinando, pistola alla mano, al cassiere di riempirgli di soldi il sacchetto che gli stava porgendo. Solo a questo punto si è reso conto della presenza di telecamere e di essere a viso scoperto. Sta meditando sul suo errore chiuso in una cella.
Costoro – e non solo – sono premi Nobel della stupidità grazie alla quale tutti sono ora ospitati nelle patrie galere.
E’ anche rinchiuso in una cella il ragazzo di 19 anni che in Pensylvania ha tentato di derubare del portafoglio un poliziotto in borghese durante una convention alla quale partecipavano trecento agenti di polizia. Sta pagando cara la sua presunzione.
Ma di certo una menzione la meritano anche due rapinatori del Colorado (Stato USA) che si sono presentati in una banca dove erano ben conosciuti, con i volti nascosti da una maschera ma con il loro inconfondibile accento australiano ben udibile; come se ciò non bastasse hanno compiuto la rapina indossando i camici della ditta di articoli sportivi presso la quale lavorano (vicinissima alla banca) e con su di essi la targhetta con il loro nome e cognome.
E come giudicare quel ventenne della Pensylvania (terra di “geni”!) che penetra in un appartamento, ruba tutto il rubabile compresi due preziosissimi brillanti ma, prima di uscire, decide di aggiornare il suo profilo su Facebook e quindi lascia l’appartamento dimenticando di scollegarsi? Anche lui, come i due “targati”, è in galera.
A Lisbona un rapinatore ha tentato di derubare un supermercato quando è stato affrontato a sgabellate da un commesso, ha tentato di fuggire da una finestra nella quale è rimasto incastrato ed ha continuato a prendere botte fin quanto la polizia non è giunta a…salvarlo arrestandolo.
Ma non crederete che le imbecillità siano finite qui? Per carità, leggete e divertitevi un altro po’ e sappiate che con questo argomento potrei tenervi incollati a leggere per delle ore, ma non voglio esagerare, il troppo stroppia, in ogni campo, anche in quello delle amenità.
Come giudicate quel ladro che entra in casa di un settantenne per rapinarlo e non sa che il “vecchio” è un ex campione di pugilato e lo abbuffa di botte prima di consegnarlo in mano alla polizia? E di quello che scrive: “questa è una rapina” non su un foglietto ma su un suo assegno personale che, dopo il colpo, lascia nelle mani del cassiere?
Cosa dire del rapinatore che sfodera la pistola ma gli scivola, cade, rimbalza e finisce nelle mani del cassiere che gliela punta in fronte, chiama la polizia e lo fa arrestare: più scemo di così si…muore. E quale commento merita quel grassatore texano che arriva in banca mascherato con tanto di pistola in pugno due minuti dopo la chiusura e che viene arrestato proprio fuori la porta dell’istituto mentre, attraverso il vetro, minaccia un commesso: “se non mi apri ti sparo”. Perché vorreste disquisire sul comportamento del delinquente zelante dell’Ontario (Canada) che telefona al negozio che intende rapinare per sapere quanto denaro ci sia in cassa. Il proprietario, capita l’antifona, gli risponde con una cifra…invitante e subito dopo chiama la polizia la quale, non appena l’idiota si presenta per la rapina, lo arresta.
Si è vero: la madre degli imbecilli è sempre incinta


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