giovedì 21 gennaio 2010

TERRORISTA AD HAITI

Ha 26 anni, si chiama William Baptiste, ma il suo nome di battaglia è “Ti-Blanc”, come dire in italiano “bianchino” e dirlo come grazioso vezzeggiativo. Ebbene questo haitiano è tutto meno che qualificabile con un vezzeggiativo; egli infatti sta ora gettando la sua Patria nel terrore, dopo essere riuscito ad evadere dalle macerie del “Penitenziarie” di Port-au-Prince.
Nel 2004 era emerso come un piccolo signore della guerra nel mini-conflitto civile che aveva preceduto la fuga del dittatore Aristide. In quell’occasione nella regione dell’Artibonite, cuore degli scontri, aveva ordinato il massacro di una cinquantina di cittadini inermi colpevoli soltanto di vivere in quella zona. Questa azione di Ti-Blanc è passata alla storia haitiana come il “massacre de la Scirie”.
Sempre rivendicando lo status di “combattente politico”, si era poi spostato nella capitale, diventando il “maitre de Citè Militare”, un quartiere della parte nord di Port-au-Prince. Arrestato nel 2005 era riuscito ad evadere una prima volta, e nel 2006 aveva proposto al suo Governo ed all’ONU un accordo da pari a pari (!) prima di essere di nuovo arrestato dai Caschi Blu brasiliani nel 2007. Anche in questa occasione prima di cadere nelle mani di chi lo ricercava, si era reso responsabile della morte di alcune decine di abitanti della zona. Ora è di nuovo uccel di bosco. Lo hanno visto alla Pelè, la bidonville dove è nato e si teme che proprio in questo “quartiere” possa costituire una nuova banda in grado di sfidare le forze multinazionali, e trasformare Port-au-Prince in una nuova Mogadiscio

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