venerdì 22 gennaio 2010

A PROPOSITO DEL DIALETTO A SCUOLA

In una terza elementare di Noventa Padovana una maestra ha dato ai suoi alunni come compito per casa la “traduzione in dialetto veneto di una poesia italiana e questo – ha spiegato – al fine di recuperare le tradizioni orali della regione".
Appare evidente come alcuni studenti non veneti si siano trovati in grande difficoltà nell’espletare il compito ed i loro genitori hanno ritenuto opportuno protestare presso il preside Gaetano Calore. Quest’ultimo, minimizzando l’argomento, si è rivolto alla dirigente regionale scolastica Carmela Palumbo, la quale anch’essa ha difeso il “recupero delle tradizioni orali regionali che si è sempre fatto”.
Dal canto suo il sindaco del paese, Giuseppe Paviola, ha ribadito: “A chi parla di razzismo direi che non ci sono elementi, in questa vicenda, per affermare cose del genere. Anzi, c’è grande integrazione e l’istituto in questione è un’ottima scuola, frequentata anche da bambini non residenti nel nostro Comune. Credo sia opportuno evitare di criminalizzare l’insegnante e riportare il tutto nel giusto alveo”.
Nella questione sono addirittura intervenuti due consiglieri regionali affermando di essere sorpresi per la reazione dei genitori degli alunni.
Certo che l’iniziativa di quella maestra ne ha provocato di caos (casino?)…che dire? Solo una considerazione, visto che l'insegnante ha lasciato la libera scelta ai suoi discepoli, la terza elementare si frequenta ad otto anni, a questa età quante e quali “poesie italiane” si conoscono? Per il resto, fate voi che avete la cortesia di leggere questo Post. A domani.


L’EURODEPUTATA IVA ZANICCHI SCALZA
E’ proprio vero i tacchi alti a volte sono estremamente fastidiosi e particolarmente quando si ha fretta. In tale circostanza, infatti, non ti permettono certi movimenti rapidi: in una parola non ti consentono di correre. Sentite cosa è capitato alla cantante e parlamentare europea Iva Zanicchi.
Nei corridoi dell’Europarlamento non pochi si sono meravigliati nel vedere l’onorevole correre trafelata e senza scarpe ai piedi per arrivare in tempo ad una riunione della delegazione italiana che era fissata per le ore 13 e quindi stava praticamente iniziando.
Quasi tutti gli euronorevoli erano al loro posto e la Iva ancora non era giunta. In sostanza la cantante si stava affrettando per giungere in tempo, ma si è resa conto che il suo ritardo sarebbe stato sicuro, ed allora ha avuto un lampo di genio: via le scarpe dai tacchi “12” e quindi con una spedita corsa è riuscita a giungere al suo posto trafelata, con le scarpe in mano, ma in tempo!

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