lunedì 19 luglio 2010

MA INSOMMA COSA VUOI?

Direte: “ma che vai cercando? Gli ultimi giorni te la sei presa con l’islamismo, prima ci hai triturato con gli sperperi che la Casta dei nostri governanti si permette, ancor più antecedentemente, ci hai comunicato in quanti altri rivoli vanno a finire i nostri soldi. Ma insomma – immagino direte – in realtà, tu cosa vuoi?
Desidero le cose più elementari che una Civiltà ci può dare. Ad esempio che i politici la smettano di cantarsela e suonarsela a vicenda senza tener in conto le aspettative di noi cittadini. Che la piantino, gli stessi politici (ministri, senatori, deputati, presidenti di Regione, Sindaci, assessori, ecc.ecc.), di decidere l’entità dei loro stipendi e di usufruire dell’infinita quantità di agevolazioni di cui godono. Tutto questo – se lo mettano in testa – non è più tollerabile.
Gli inquilini del Palazzo che ci costano molto più di quello che valgono, ed alcuni non valgono niente, si adeguino alla serietà della situazione (economica) in cui si dibatte l’Italia. All’austerità noi sottostiamo ma abbiamo l’elementare pretesa che anche loro lo facciano. Mi spiego meglio: se viaggiano per servizio, paghiamogli il biglietto, ma se viaggiano per il loro piacere se lo paghino. Se vanno in missione, finanziamogliele. Se vanno in vacanza, i quattrini li tirino fuori di tasca loro e senza troppe storie (e…rimborsi).
Se poi – letti questi concetti – qualcuno dirà che sono sceso nel più bieco Qualunquismo, gli risponderò che mente. Questo non è Qualunquismo ma Buonsenso. Quel Buonsenso che manca a chi ha sempre approfittato della sua posizione di parlamentare per fare i propri comodi, per garantirsi alla nostra faccia ed alle nostre spalle un futuro che non merita; e che io assieme a milioni di altri cittadini che si rifiutano di essere sudditi, denunciamo e continueremo a farlo, sempre.
Vi sembra un troppo pretendere?

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