giovedì 1 luglio 2010

MINISTERI: QUANTI (NOSTRI) MILIONI SOLO PER FARSI PUBBLICITA'

Ho una irrefrenabile tentazione alla quale cedo, ma vi confesso, con molta ritrosìa. Questo in virtù del fatto che, essendo un supergrandissimo ammiratore di Oscar Wilde, seguo le sue orme, infatti lui ebbe a dire: “So resistere a tutto tranne che alle tentazioni”. Ma vediamo a cosa mi sto riferendo. Negli ultimi giorni vi ho fornito elementi (numeri) con i quali – spero – di avervi spiegato che volendo i tagli alla spesa pubblica se ne possano fare ad abundantia, purchè non si tema di perdere voti. Ieri, fra le righe, vi avevo fatto capire che non sarei più ritornato (almeno nell’immediato) sull’argomento, proprio per non stancare chi è così gentile da seguire questo blog-post. Ebbene la tentazione della quale sto parlando è proprio quella di fornirvi (anche oggi) dei numeri. Però, però, non tanti da stancarvi, ma abbastanza per spiegare quanti soldi ci vengono nella sostanza sottratti con l’unico scopo di sperperarli.
Si tratta di questo. In tre anni 116 milioni ed 800 mila euro (226 miliardi di vecchie lire pari a oltre 75 miliardi l’anno che fanno 6 miliardi e 200 milioni al mese…) costituiscono la cifra che i vari Ministeri dal 2006 al 2008 hanno impegnato per le relazioni pubbliche, per pubblicità, convegni e mostre. Insomma quelle finalità niente affatto connesse all’azione amministrativa ma che consentono al ministro di turno ed ai suoi funzionari di mettersi in evidenza. Quello che desidero sottolineare con forza e che tutto questo NON, ripeto NON lo affermo io, ma la Corte dei Conti che ha scoperto queste spese stratosferiche e le ha pesantemente criticate inviando ai vari ministeri apposite quanto giuste rampogne.
Vi ho premesso che non vi avrei “torturato” con molti numeri, e mantengo quanto detto. Ma se qualcuno di voi volesse venire a conoscenza di “quanto” ha speso singolarmente e perché, ogni ministero, non ha che chiedermelo.
Vi ricordo che mentre questa barca di milioni viene spesa, in buona sostanza, per “farsi pubblicità” noi da oggi pagheremo un aumento del gas in ragione del il tre per cento. Neanche le autostrade si “salveranno” da un sostanzioso lievitare dei pedaggi e come se non bastasse anche alcuni raccordi cittadini diverranno a pagamento. Però, ehilà ragazzi! la corrente elettrica calerà dello 0,5%! Ma dite la verità non vi sentite presi per i fondelli?
Non ci fate caso e gridate sempre Evviva l’Italia.

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