martedì 20 luglio 2010

MAGISTRATI E PARCHEGGI

Seguite questa notizia e ditemi se non viviamo in un Paese irripetibile e che – forse – non ha eguali al mondo.
Dolo è uno splendido paesino, ad economia agricola, di circa 15 mila abitanti che si trova in provincia di Venezia e dove ha sede un Tribunale i cui quattro magistrati hanno ottenuto altrettanti parcheggi riservati proprio davanti al palazzo all’interno del quale prestano la loro opera.
Un piccolo privilegio di casta che non è stato sopportato da Vincenzo D’Agostino, un ex amministratore locale che ha posto in sosta la sua vettura in uno dei quattro parcheggi “riservati”. Lo ha fatto con l’unico intento (provocatorio) di farsi multare. Cosa puntualmente accaduta. Una volta contravvenzionato Vincenzo D’Agostino ha presentato due ricorsi: uno al Ministero delle Infrastrutture e l’altro al Tribunale.
Il primo gli ha dato ragione sottolineando come le soste riservate siano “viziate da eccesso di potere”. (come da delibera della Corte di Cassazione, che afferma che esse non spettino neanche ai membri del Consiglio Superiore della Magistratura o a quelli della Corte Costituzionale).
Ovviamente il secondo organismo al quale l’ex amministratore pubblico ha presentato ricorso, cioè il Tribunale di Dolo, lo ha rigettato.
Sapete chi ha trattato la pratica ed emesso la sentenza ( contenente il respingimento del ricorso) confermando la sanzione di 72 euro? Proprio quel magistrato nel parcheggio del quale Vincenzo D’Agostino aveva messo la sua macchina.
Ma non siamo un Paese meraviglioso? Pensate i magistrati se ne fregano anche delle delibere della Corte di Cassazione!

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