Quanti di voi sanno che Pakistan, tradotto vuol dire “Terra dei puri”?, penso pochi, pochissimi. Perché ne parlo? Per spiegarvi come si vive e come si applica la legge in questa “purezza”. Come premessa debbo anche aggiungere che il Paese garantisce (in teoria) piena eguaglianza di diritti costituzionali ai non islamici (questi ultimi sono il 97% della popolazione) ed a testimonianza di ciò, il governo di quella nazione si avvale anche di un Ministero per le Minoranze il cui titolare è Shabaz Bhatti. Messi al corrente di questi particolari, ora seguite questa vicenda e traetene – sempre che lo vogliate – le relative conclusioni.
Lo scorso 2 luglio a Faislabad, nella zona est del Pakistan, vengono arrestati per blasfemìa (chi bestemmia è un blasfemo) il pastore protestante Emmanuel Rashid di 32 anni e suo fratello Sajjad di un paio d’anni più giovane.
Secondo l’accusa, mossa loro attraverso la denuncia di un mercante da bazar, si sarebbero resi responsabili di quel reato, scrivendo a mano un volantino (successivamente fotocopiato e distribuito) contenente parole offensive indirizzate al profeta Maometto. I due hanno sempre negato di essere autori del volantino in questione che – come prova – è stato portato in processo dall’Accusa. A questo punto (non più tardi di tre giorni orsono) la Corte ha ordinato una perizia calligrafica che, come risultato, ha dato ragione agli imputati: quella del volantino blasfemo, non è la loro calligrafia. Naturale conseguenza l’assoluzione del pastore protestante e di suo fratello e la loro conseguente scarcerazione.
Lo scorso 2 luglio a Faislabad, nella zona est del Pakistan, vengono arrestati per blasfemìa (chi bestemmia è un blasfemo) il pastore protestante Emmanuel Rashid di 32 anni e suo fratello Sajjad di un paio d’anni più giovane.
Secondo l’accusa, mossa loro attraverso la denuncia di un mercante da bazar, si sarebbero resi responsabili di quel reato, scrivendo a mano un volantino (successivamente fotocopiato e distribuito) contenente parole offensive indirizzate al profeta Maometto. I due hanno sempre negato di essere autori del volantino in questione che – come prova – è stato portato in processo dall’Accusa. A questo punto (non più tardi di tre giorni orsono) la Corte ha ordinato una perizia calligrafica che, come risultato, ha dato ragione agli imputati: quella del volantino blasfemo, non è la loro calligrafia. Naturale conseguenza l’assoluzione del pastore protestante e di suo fratello e la loro conseguente scarcerazione.
La notizia si è diffusa in un lampo. I due dall’aula del Tribunale sono stati portati negli uffici per il disbrigo delle normali pratiche per il loro rilascio (meno di un’ora) e quindi rimessi in libertà.
Ad aspettarli all’uscita del palazzo di Giustizia due figuri armati di mitra che li hanno letteralmente falciati freddandoli all’istante. Il primo a cadere è stato Rashid poi è toccato al fratello che aveva tentato di proteggerlo con il suo corpo. Va detto che i poliziotti che li accompagnavano hanno risposto al fuoco dei due tanto che un tutore della legge è stato a sua volta ferito gravemente.
Ad aspettarli all’uscita del palazzo di Giustizia due figuri armati di mitra che li hanno letteralmente falciati freddandoli all’istante. Il primo a cadere è stato Rashid poi è toccato al fratello che aveva tentato di proteggerlo con il suo corpo. Va detto che i poliziotti che li accompagnavano hanno risposto al fuoco dei due tanto che un tutore della legge è stato a sua volta ferito gravemente.
Domanda: al di là dell'innocenza dei due, ma in quanti resteremmo vivi in Italia se si uccidesse chiunque bestemmia?
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