mercoledì 20 ottobre 2010

007: NON CONVIENE SPIARE PER ELISABETTA

Ci sono delle cose al mondo, che sembrano incrociarsi per un qualche strano disegno del Destino. Una di queste è la seguente (svelata dal giornale londinese “Sunday Times”): molti dipendenti del famoso controspionaggio inglese MI6 (per capirci quello dal quale dipende 007) sono scontenti del loro lavoro mentre – di contro – il governo australiano sembra stia cercando agenti per il suo ufficio omologo che si chiama Asis.
Secondo quanto riportato dal quotidiano britannico fare la spia a servizio di Sua Maestà è diventato proprio un brutto affare e l’esodo verso l’Australia ha le sue ragioni. In Inghilterra gli 007 si vedono congelati gli stipendi per i prossimi tre anni ed il loro lavoro si svolge sempre più dietro ad una scrivania anziché in missione (missione: uguale guadagni extra…), per queste ed altre ragioni i 2.600 dipendenti dell’MI6 sperano di fare carriera altrove.
Va aggiunto che al confronto l’australiano Asis appare dunque più…stimolante e soprattutto in espansione. L’annuncio diffuso a Londra per l’acquisizione, da parte del controspionaggio australiano, di 12 ”007” di medio livello, ha suscitato un enorme interesse. Infatti la ex colonia inglese offre, insieme al lavoro a Canberra, anche la cittadinanza australiana, una generosa pensione ed una allettante indennità per il trasferimento delle spie e delle loro famiglie. Nonostante lo stipendio in se per se, sia più basso di quello goduto in patria dagli 007 inglesi, va notato che la vita nel nuovo continente rispetto a quella brittannica, costa quasi la metà. Nel senso che quello che si compra con una sterlina a Londra, lo si acquista a Canberra con sessanta centesimi della medesima moneta.

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