Quello che è veramente incredibile e che concerne la rete Internet è che si è arrivati al punto che ora si potrà addirittura ricevere una richiesta di amicizia da un bambino che non sa ancora parlare.
Da un nuovo studio della società di Avg Internet Security, realizzato in diversi Paesi del mondo – USA, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Giappone, Inghilterra, Francia, Germania, Italia e Spagna – è emerso infatti che due bambini su dieci, ancora prima di nascere hanno le proprie foto pre-parto, messe ondine dai genitori.
Dopo la nascita dei piccoli, spesso i genitori decidono subito di dare ai figli una seconda vita, questa volta online: almeno tre neonati su dieci hanno un book fotografico delle prime ore di vita ed il 7 per cento di loro ha già un indirizzo personale di posta elettronica.
A due anni di età, otto bambini su dieci possiedono una sorta di impronta digitale.
Oltre il 70 per cento delle madri ha dichiarato di aver messo in rete le immagini del piccolo per condividere le fotografie con amici e parenti, un modo considerato meno “noioso” dai genitori di oggi, rispetto ai tradizionali album fotografici.
In futuro quindi, saranno molto pochi i bambini che dovranno andare alla ricerca di libri di scarto e polverosi album di fotografie scolorite di famiglia per conoscere i propri primi anni di vita. Ormai, con pochi clic potranno trovare tutta la loro storia sulla rete, condivisa dagli amici e dai famigliari più lontani.
Quando i neonati diverranno grandi avranno a disposizione un articolato fascicolo digitale composto da fotografie, video dei ricordi d’infanzia condiviso da genitori, parenti ed amici.
martedì 12 ottobre 2010
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