venerdì 15 ottobre 2010

COSI' FUNZIONA LA GIUSTIZIA

Debbo dire che apprezzo ed ho sempre apprezzato il diuturno e duro lavoro delle Forze dell’’Ordine, siano esse Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, ecc. ecc. Ho sempre pensato che la loro attività è una di quelle non a rischio, ma di più. Ciò che mi lascia molto perplesso è il constatare come molto spesso il loro lavoro venga vanificato. Da chi? Leggete e giudicate voi senza peraltro dimenticare che più volte – nei miei post – mi sono occupato di come funzioni la macchina giudiziaria italiana (si, insomma, quella che ha 9 milioni di processi in arretrato) tramite suoi magistrati.
A tal proposito leggete quanto avvenuto lunedì scorso a Milano.
Nella capitale lombarda Michael Bonocore, detenuto per reati contro il patrimonio per ordine dei tribunali della stessa Milano e di Bari, che nei giorni scorsi aveva ottenuto gli arresti domiciliari, è stato scarcerato alle 11,40. Alle successive 15,50 una “Volante” lo ha sorpreso a picchiare in strada una donna con il solo scopo di strapparle la borsetta che la malcapitata non voleva mollare. Accompagnato al più vicino commissariato è stato di nuovo dichiarato in arresto e denunciato per i reati di tentata rapina e lesioni personali. Come è facile dedurre, ha resistito soltanto quattro ore e dieci minuti senza delinquere.
A tal proposito scrive il giornalista Gaetano Castaldo: “E’ pur vero che Milano è la patria di Cesare Beccarla, ma ciò non toglie che all’insegna della tolleranza, buonismo e giustificazionismo, la severità, la certezza della pena ed il conto da saldare con la Giustizia e con la società diventino un optional”.
Scusate, dimenticavo di dirvi che malgrado ciò che il bravo Michael Bonocore ha fatto subito dopo essere stato scarcerato (dagli arresti domiciliari) i magistrati hanno ritenuto opportuno non mandarlo in galera, ma rimetterlo recluso nella sua abitazione.

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