mercoledì 27 ottobre 2010

SINGOLARE TRUFFA NEL MONDO DEL CALCIO

Giorni fa sottolineavo la circostanza secondo la quale la gente si inventa le peggio cose pur di fare soldi. C’è qualcuno che si è inventato squadre di calcio nazionali africane, formate da sosia e chiede (ed ottiene) fino a due milioni di (petrol)dollari a partita che fa disputare.
In sostanza se vuoi giocare un incontro di calcio contro le nazionali del Togo del grande Adebayor, o contro il Camerun di Eto’o, o se preferisci che la tua squadra si scontri con la Costa D’Avorio di Essien e Drogba, non ci sono problemi basta che ci si metta in contatto con il faccendiere indiano (trapiantato a Singapore) Wilson Raj Perumal. Lui provvede, infatti è lo steso Perumal che ha messo in piedi l’ingegnosa truffa procurandosi dei veri e propri sosia di quei grandi giocatori (e molti altri di quel livello), ricreando delle nazionali di calcio dei vari paesi africani ed imbastendo incontri soprattutto in Bahrain, Qatar, Oman e Kuwait.
Perumal si spaccia per agente FIFA, ed in tale veste combina partite con le Federazioni locali ed incassa petroldollari promettendo di far esibire nel salotto buono degli sceicchi i migliori giocatori dell’Africa nera. In realtà – come accennato – si tratta soltanto di giocatori sosia, si, insomma, somiglianti ai campioni per i quali il truffatore indiano li spaccia; fra l’altro, essendo tali, sono dei calciatori a livello men che mediocre che in campo vengono sempre travolti da qualsiasi selezione del medioriente con la quale si incontrano.
La truffa si è protratta fino al 7 settembre scorso, quando il Bahrain ha pubblicato sul suo sito ufficiale la notizia di una clamorosa vittoria sul Togo capitanato da Adebayor. I vertici della Federcalcio togolese sono caduti dalle nuvole in quanto non avevano mai organizzata una trasferta della loro nazionale a Manama (città del Bahrain). Nel giro di qualche giorno la FIFA ha aperto un’inchiesta parallelamente al fascicolo della Procura di Lomè (capitale del Togo). Proseguendo nelle indagini gli inquirenti hanno scoperto l’inganno e le manette sono scattate ai polsi di Bana Tchanile, un allenatore di calcio togolese già in passato responsabile di “giochini” simili da lui attuati con delle nazionali giovanili. L’arrestato seguendo il consiglio del suo avvocato, si è “pentito” ed ha chiamato in causa la mente della truffa, cioè Perumal il quale – inutile aggiungerlo – ha subito fatto perdere ogni traccia di se. Sembra comunque che in questi ultimi giorni di ottobre si trovi in Inghilterra e proprio qui la polizia del Togo in collaborazione con Scotland Yard, lo sta ricercando.
A detta dell’arrestato l’ingegnoso Perumal aveva addirittura compilato un vero e proprio prezzario: per avere la nazionale del Togo occorrevano 500 mila dollari, per quella della Costa D’Avorio un milione ed il doppio di questa cifra se si voleva incontrare il Camerun.
Che ne dite? Niente male come trovata. Ciò che mi stupisce è l’ingenuità degli stramiliardari sceicchi. Ma si sa, quando i denari non costituiscono il benché minimo problema, spenderli non è certo una preoccupazione.

Nessun commento:

Posta un commento