martedì 12 maggio 2009

Come le Regioni spendono i nostri soldi

Come sempre si ricorda che i numeri non mentono mai. Ecco alcuni chiari esempi di come il denaro pubblico viene speso dalle nostre Regioni. Si tratta di stanziamenti in Euro annuali, validi fino al 2010.
PIEMONTE: 101.500 per lo studio del territorio del Parco Nazionale Ubel Sarhro, in Marocco. 57.386 potenziamento della ceramica tradizionale nel villaggio di Tamesloth (Marocco).
LOMBARDIA: 99.900 per la gestione ambientale sostenibile del bosco secco del nord del Perù. 100.000 conservazione ambientale e sviluppo sostenibile dei comuni locali nell'area transfrontaliera del Grande Gobi tra Cina e Mongolia.
LIGURIA: 42.800 pane quotidiano, attivazione panetteria comunitaria Kinshasa (Congo). 33.600 allevamento di animali minori per le donne di Quichua (Ecuador).
TOSCANA: 12.911 Sostegno ai municipi autonomi di Chiapas (Messico). 20.000 per la raccolta differenziata a Marianao (Cuba).
SARDEGNA: 30.000 per il miglioramento della produzione di granella di frumento duro e leguminose in un ambiente semi-arido (Marocco).
53.000 per le "Favole di Pace a Bethemme" (Cosa vorrà dire?)
PUGLIA: per la riqualificazione del nodo urbano della moschea di Al Hassanin ad Hama (Siria). 35.000 Sviluppo integrato del quartiere Sidi Amor di Kairouan (Tunisia).
CALABRIA: 353.000 per le "nuove cinematografie" nei Balcani.
SICILIA: 119.000 per la costruzione di "Piazza Sicilia" ad Amman (Giordania). 78.782 Cerqac: creazione di un ente certificazione di qualità a favore dei consumatori per imprese ed artigiani in Marocco.
L'assessore Silvia Godelli, arruolata dal Governatore della Regione Puglia Nichi Vendola (PRC), per occuparsi del Mediterraneo e delle riforme in Palestina compie otto missioni l'anno che costano alla Regione circa un milione di euro.
Se c'è qualcuno che lamenta essere l'Italia in crisi economica, dice bugie. Se qualcun altro afferma che i denari pubblici vengono spesi male, afferma una baggianata. Se, in fine, altri sostiene gli italiani non essere un popolo generoso, sparge calunnie.

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