domenica 10 maggio 2009

Le autostrade in Sicilia e casellanti delle medesime

Il Cas (Consorzio Autostrade Siciliane) gestisce 299 chilometri di autostrade ai varchi delle quali sono impiegati 348 casellanti. Su questo stato di cose, si vogliono dare alcune banali notizie.
Di quei 299, 40 sono i chilometri della eternamente in costruzione Siracusa-Gela (peraltro senza pedaggio).
A conti fatti ci sono più casellanti che chilometri. Per ben spiegare sembra opportuno ricorrere a chi non mente mai: i numeri. Complessivamente sulle autostrade italiane ci sono 229 caselli che impiegano 2.027 casellanti, il che costituisce una media di poco meno di 9 addetti a casello. Nelle autostrade amministrate dal Cas i caselli sono 22 e gli addetti ai medesimi 548 (compresi gli stagionali) con una media di circa 25 per ogni varco.
Sono dunque 348 i casellanti in forza al Cas, debbono badare a 22 caselli, ma non bastano infatti all'uopo vengono ogni anno assunti 150-200 stagionali; la situazione del personale è un costante paradosso nonostante gli oltre cinquecento assunti, tutti gli uffici sono sguarniti, ci sono ad esempio solo due ingegneri.
Va aggiunto che il Cas ha il più alto rapporto, tra le concessionarie italiane, tra spese del personale ed introiti: va in stipendi il 45 per cento dei pedaggi. Nessuna altra concessionaria supera il 35.
Una Legge votata a suo tempo ad hoc, impone di spendere il 35 per cento degli introiti dei pedaggi per migliorare la rete autostradale; in sette anni il Cas ha investito 84 milioni di Euro in meno del dovuto.
Ed infine risulta che il Cas abbia accumulato 12 milioni di debiti fuori bilancio. Fra questi anche un milione e 200 mila Euro per pagare per 27 mesi persone che segnalavano con bandierine una galleria chiusa.
In compenso il Consorzio Autostrade Siciliane, ha ritenuto opportuno aprire un proprio ufficio a Roma per le rare trasferte dei suoi dirigenti. Così ha scelto di acquistare un elegante appartamento di sei vani che affaccia su Fontana di Trevi (forse il luogo immobiliarmente più caro della Capitale) per la sola ristrutturazione del quale sono stati spesi circa cinquanta mila Euro. Non è dato sapere quanto sia venuto a costare l'appartamento che risulta non occupato per la maggior parte dell'anno.

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