giovedì 14 maggio 2009

Così funziona la Giustizia nel Bel Paese (5)

Vincenzo Faiuolo e Giuseppe Tinelli, sono in carcere dal 21 maggio 1997 al posto di un colpevole. Inutile aggiungere come si siano sempre dichiarati innocenti. A suo tempo furono condannati per omicidi confessati da un tunisino. Dodici anni in cella nonostante Ezzedine Sebai abbia più volte ammesso - e dimostrato - ai giudici la sua colpevolezza.
Con Faiuolo e Tinelli, era finito in carcere, quale loro correo, anche Vincenzo Donvito che nel 2005, stanco di urlare la sua innocenza, si è tolto la vita. Sembra sia stato proprio questo suicidio a scuotere la coscienza del tunisino che, rinchiuso nel carcere milanese di Opera per altri sei omicidi, chiede di parlare con un magistrato.
Trascorrono sette mesi ed il 10 febbraio 2006 Sebai viene sentito dal Pubblico Ministero della DDA (Direzione Distrettuale Antimafia) di Milano Alberto Nobili. Il nordafricano ricostruisce uno ad uno tutti i suoi delitti commessi in Puglia alla fine degli anni Novanta, tra cui anche quelli per cui Tinelli e Faiuolo sono stati condannati rispettivamente all'ergastolo ed a ventiquattro anni. Il colpevole elenca al magistrato numerosi dettagli, fornisce informazioni circostanziate: spiega che le sue vittime erano sempre anziane vedove e vestite di nero in quanto gli ricordavano sua madre e sua nonna che, quando lui era piccolo, lo picchiavano continuamente.
Il dottor Alberto Nobili trasmette quindi il fascicolo con tutti i verbali a Taranto nella cui giurisdizione sono stati compiuti gli omicidi per cui Tinelli e Faiuolo sono in carcere. Vengono svolte accuratissime indagini che confermano punto per punto la confessione del tunisino con tutti i minimi particolari da lui citati: luoghi, disposizione dei mobili nelle case delle vittime, come queste erano vestite e come le ha uccise e dove le ha lasciate ormai prive di vita. Malgrado ciò, le porte della prigione non si aprono per i due innocenti il difensore dei quali, avvocato Claudio De Filippi chiede la revisione del processo e la sospensione della pena. La sua domanda però, viene respinta con questa motivazione:
"Fino a quando Ezzedine Sebai non sarà condannato in via definitiva, fino a quando sulla sua colpevolezza non si sarà espressa anche la Cassazione, Tinelli e Faiuolo resteranno in carcere" . E' il caso di aggiungere: malgrado sia stata accertata la loro innocenza.

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