"Meglio tardi che mai", recita un vecchio adagio, ed è esattamente quello che si adegua alla seguente notizia.
Il Governo ha finalmente cancellato l'istituzione denominata "Camera dei Fasci", creata nel gennaio del 1939 e mai abrogata ufficialmente. Una svolta, forse la più "curiosa", conseguente al decreto approvato dal Consiglio dei Ministri, in seguito al quale verranno abrogate 29 mila leggi obsolete o comunque svuotate di significato dalla legislazione sopravvenuta, ma comunque ancora formalmente in vigore.
Come le "norme primarie del Regno d'Italia", che non sono mai state soppresse una volta per tutte, e delle quali fa parte la Legge istitutiva della Camera dei Fasci pur "affondata" da un Regio Decreto del 1943, formalmente è riuscita a sopravvivere perchè nessuno ha deciso di seppellirla con un atto ufficiale e definitivo.
L'eliminazione delle leggi inutili è una crociata del Ministro della Semplificazione e farà risparmiare all'Erario - cioè a noi italiani - qualcosa come sei milioni di euro. L'esecutivo vuole puntare sulla informatizzazione, mettendo finalmente a punto quella banca dati della normativa statale vigente, pubblica e privata, della quale si parla da tempo. Un progetto denominato: "Normativa" che partirà entro quest'anno.
Considerando che per inserire ogni singolo provvedimento legislativo lo stesso Erario sborserebbe circa 200 euro, con la "sforbiciata" di cui stiamo parlando, lo Stato potrà trattenere in cassa un bel gruzzolo di (nostri) milioni ai quali andrebbero aggiunti altre risorse: quelle risparmiate con l'accorpamento e la razionalizzazione di personale e strutture coinvolte nel processo di snellimento legislativo.
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