Alla base di quanto si sta per scrivere c' è la banalissima constatazione secondo la quale in questo Bel Paese ci sono, fra Civili e Penali, più o meno circa dieci milioni di processi da celebrare. A questo si deve anche aggiungere che i magistrati godono di un periodo di ferie che supera (se non si va errati, in quanto si va a memoria) di quaranta giorni lavorativi annui che uniti ai sabati ed alle domeniche (52 l'anno ognuno), a questi vanno aggiunti Natale, Pasqua, Capodanno con tutto quel che ne consegue (i famosi "ponti") si arriva così a...fate voi il conto.
Questi togati sono gli stessi che raccolgono firme e pubblicano manifesti contro le iniziative governative in quanto, a sentir loro, se la passano proprio, ma proprio male. Leggete in quali disastrose situazioni si trovano.
Fanno tenerezza e verrebbe da indire una raccolta di fondi per aiutarli.
Orbene hanno ottenuto dal governo un aumento di stipendio retroattivo piuttosto cospicuo: il 10,13, questo vuol dire che fra tutti i pubblici dipendenti, sono quelli che possono vantare l'incremento maggiore.
Veniamo alla storia di questo aumento.
Fu nel triennio 2003-2005 che i magistrati ed i procuratori dello Stato misero a segno il primo colpo da manuale: aumento del 12,30% e come se non bastasse anche di un altro 3,69% come acconto per i due anni successivi (significa 3,69% per il 2007 ed altrettanto per il 2008). Questo dell'acconto è un caso più unico che raro nella storia delle contrattazioni nazionali, internazionali e mondiali.
Ma arriviamo ai nostri giorni per la precisione al 7 luglio 2009, quando sulla Gazzetta Ufficiale (G.U.) è stato pubblicato un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che dà il via libera ai nuovi aumenti, appunto del 10,13%. Superfluo dire che anche questa volta non manca l'acconto sul futuro adeguamento contrattuale consistente nel 3,4 per cento per il 2010 ed altrettanto nel 2011.
L'aumento annuale degli stipendi (secondo l'autorevolissimo giornale economico "Il Sole 24 Ore") costa allo Stato 270 milioni annui, a partire da questo 2009 e la conseguente copertura finanziaria sa rà assicurata dice la G.U. "per 76 milioni dalla riduzione delle autorizzazioni di spesa e per 171 milioni" dalle risorse già messe a disposizione dello Stato per gli adeguamenti retributivi sotto la voce "Istruzione Universitaria". In poche parole: tolti i 171 milioni che già esistono, gli altri 76 verranno sottratti, direttamente od indirettamente a tutti noi.
Ora ci si permetta di rendere noti gli stipendi di questi poverelli di magistrati. Eccoli, a seconda degli incarichi ricoperti.
Magistrato di Tribunale con tre anni di nomina: Stipendio 3.022;Indennita Integrazione Speciale 655; Indennità Giudiziaria 761 per un totale di 4.438 euro mensili.
Da ora in poi verranno citati gli stipendi percepiti dando per scontato che in essi siano comprese le due indennità citate.
Magistrato di Corte d'Appello. Stipendio: 5.856 euro
" " " Cassazione: " 6.857 "
Magistrato di Corte di Cassazione nominato alle funzioni direttive superiori. Stipendio 8.139
Procuratore Generale e/o Corte di Cassazione
Presidente Tribunale superiore AA.PP.
Presidente Aggiunto di Corte Suprema di Cassazione. Stipendio 13.850
Primo Presidente Corte di Cassazione. 15.272. Stipendio.
Il termine "stipendio non è stato ripetuto a caso...
domenica 12 luglio 2009
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