giovedì 23 luglio 2009

IL BEL PAESE DOVE TUTTO E' VIETATO

Lo scorso anno il Governo emise un provvedimento secondo il quale ai Comuni veniva data la possibilità di emanare alcuni tipi provvedimenti (estivi) che, fino a quel momento, erano di stretta competenza delle Camere. Si legga come ne hanno approfittato i Sindaci italiani.
Per comodità di espressione (e quindi di lettura) si citeranno le città (sottointendendone i primi cittadini) ed i divieti da loro emanati con apposite e legalissime delibere.
VERONA - Non si può fumare nelle zone verdi e vicino alle aiuole, come a NAPOLI
IS ARUTTAS (ORISTANO) - Non si può fumare sulla spiaggia
VICENZA - C'era il divieto di sdraiarsi nei parchi, a questo si aggiunge quello di non sedersi sulle panchine destinate agli anziani
VOGHERA - Vietato sedersi sulle panchine pubbliche la notte
FIRENZE - Cacciati i lavavetri dalle strade della città
FORTE DEI MARMI - Vietato l'uso del taglia erba nel pomeriggio e nel week-end
POSITANO - Vietate le feste con i fuochi d'artificio, tranne che nei fine settimana
GENOVA - Nel centro storico la sera è vietato vendere ed anche circolare con bottiglie di vetro
SAN REMO - Vietato sedersi sui bordi delle aiuole, applicare adesivi sui pali della luce e gettare a terra gomme da masticare. Vietato poi sedersi sulle panchine a persone dai 13 ai 59 anni. Così come anche a CHIAVARI è proibito parlare con le prostitute
LERICI (LA SPEZIA) - Vietato passeggiare in costume fuori dalle spiagge e stendere asciugamani
EBOLI - Vietato baciarsi in auto
ROMA - Vietato mangiare seduti davanti alla Fontana di Trevi
LECCO - Non si può chiedere l'elemosina
VENEZIA - Vietato dar da mangiare ai piccioni. Come ad ALASSIO è vietato il trasporto di mercanzia in borsoni e grandi sacche di plastica e l'utilizzo di furgoni come deposito della merce
ORBETELLO - Il sindaco minaccia di vietare la vendita di gomme da masticare per evitare di ritrovarle a terra
REGGIO EMILIA - Vietato sedersi sui gradini dei monumenti pubblici e del teatro Valli.
P.S. - A scanso di equivoci (e critiche), il termine "vietato" è stato ripetuto poichè è parte determinante delle varie delibere qui sopra riportate fedelmente.

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