mercoledì 1 luglio 2009

ELETTO NON ELETTO. QUESTA E' L'ITALIA

Si legga questa notizia e poi si decida se questo Bel Paese sia o non sia degno di ammirazione da parte di chiunque, anche di coloro che vorrebbero scrivere sul Guinness dei primati i danni che causa la mai troppo deprecata Burocrazia.
Roberto Gualtieri è il vice presidente dell'Istituto Gramsci e neo eurodeputato PD di fresca nomina. Nei giorni scorsi si è presentato in Cassazione per verificare l'esito della ripartizione dei seggi...ed è rimasto di stucco. Arrivato alla pagina che lo riguardava, si è avveduto di non essere incluso fra gli eletti. Naturalmente ha iniziato a darsi una guardata intorno per vedere a cosa era dovuta la sua "bocciatura" .
Al suo posto risultava eletto Franco Bonanini, accreditato di 43 mila e passa voti, più o meno la metà di quelli di Gualtieri. Accade infatti che alla lista del PD nella circoscrizione dell'Italia centrale, mancavano quasi 50 mila voti: per essere precisi 49.667. L'ultima conta su cui la Cassazione ha posto il sigillo, ha fatto si che l'ultimo seggio per il PD scattasse nella Circoscrizione nord-ovest invece che in quella dell'Italia Centrale. Morale: fuori Gualtieri dentro Bonanini.
E' chiaro come a questo punto sia iniziata la caccia a chi abbia commesso il marchiano errore: il Viminale oppure l'Ufficio Elettorale Circoscrizionale del Centro?
Ora sarà necessario qualche tempo per capire a chi addebitare lo sbaglio.
Intanto Gualtieri vive un momento delicato per il timore che quanto gli spetta di diritto gli venga sottratto dalla becera Burocrazia. Comunque la partita appare tutt'altro che chiusa. Infatti nel conteggio della Cassazione mancherebbero 104 mila voti (quelli Gualtieri?) nella provincia di Siena dove il PD è il primo partito.
Si tratta di un abbaglio che potrebbe sparigliare i giochi politici: Gualtieri in proposito si è detto fiducioso in una correzione che gli restituisca il seggio a Bruxelles e "molto soddisfatto nel constatare come l'errore sia stato prontamente rilevato dalla Corte di Cassazione".
Insomma nel Bel Paese neanche se ti eleggono democraticamente sei sicuro di sederti sul seggio che ti spetta!

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